Ritorno al forfait dei costi di spedizione?

Fulfillment Ritorno al forfait dei costi di spedizione?

Pubblicato il 25.11.2020 da Roland Wolleb, Digital Integration Manager, Posta CH SA

Le esigenze dei clienti rispetto agli shop online sono elevata: prezzi convenienti, tempi di consegna possibilmente rapidi e spedizione gratuita. E se qualcosa non dovesse piacere, possibilità di reso gratuito. Queste condizioni mettono a dura prova i commercianti. Quale potrebbe essere la via d’uscita?

Dai sondaggi emerge sempre più spesso che gran parte dei clienti di uno shop online si aspetta la consegna e il reso gratuito. Probabilmente la richiesta della consegna gratuita è legata a esperienze di ordini dall’estero. Effettivamente, in questo caso le spese per l’affrancatura, lo sdoganamento e l’IVA possono lievitare rapidamente in modo sproporzionato rispetto al prezzo del prodotto. A quel punto è preferibile avere la consegna gratuita.

Dall’altra parte, il timore dei commercianti di fronte alle possibili conseguenze di una chiara comunicazione delle spese di spedizione è probabilmente immotivata. La maggior parte dei clienti dovrebbe sapere che nel mondo dell’economia nulla è gratuito. Se il commerciante non addebita le spese di spedizione, le spese che sostiene per la logistica dovranno essere comprese nel prezzo di vendita.

I buoni clienti sono penalizzati

È possibile trasmettere al cliente l’idea di qualcosa di gratuito solo occultando i costi per la logistica nel prezzo di vendita; ciò significa però penalizzare i buoni clienti che riempiono i carrelli e fanno pochi resi che in tal caso pagano più del necessario. E questo solo perché i clienti meno buoni fanno piccoli ordini e si avvalgono spesso del reso, generando costi che devono essere recuperati. Si può parlare di principio di solidarietà nell’economica libera?

Presentazione positiva del forfait dei costi di spedizione?

Non è la prima volta che parliamo di «consegna gratuita» come possibile strumento di marketing. Uno strumento però che paghiamo a caro prezzo. Perché allora non reintrodurre il buon vecchio forfait dei costi di spedizione?

Non dovremmo fare altro che comunicarlo in modo positivo, ad esempio proponendolo come una sorta di ricompensa per i buoni clienti.

Ne deriverebbero certamente anche vantaggi per i commercianti:

  • prezzi dei prodotti più bassi (con effetti positivi sui risultati nei motori di ricerca)
  • fatturati tendenzialmente maggiori per ogni ordine
  • meno «ordini superflui» e di conseguenza meno (costi legati ai) resi

In tale ottica c’è bisogno solo di una comunicazione chiara e trasparente in modo che la clientela non venga sorpresa da costi apparentemente aggiuntivi. Un’opzione che può valere la pena.

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Roland Wolleb, Digital Integration Manager, Posta CH SA

Roland Wolleb è Digital Integration Manager presso la Posta. Affianca i clienti nell’attuazione delle diverse interfacce con la Posta.

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