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NFT e Web 3.0 NFT e Web 3.0: facciamo chiarezza
Che cos’è il Web 3.0? E cosa si intendeva per Web 1.0 e 2.0? Gli NFT sono stati inventati solo a scopo di trading? In quali forme si sviluppa e rappresenta la nuova era digitale?
La prima volta che ho potuto collegarmi a internet ho dovuto informare i miei genitori che, per le ore successive, non avrebbero potuto ricevere telefonate perché avrei occupato la linea con il mio modem 56k. Da allora sono cambiate molte cose. I floppy disk appartengono al passato, il Web 3.0 e gli NFT al presente. Ma cosa significano questi termini complicati?
Web 1.0, 2.0 e 3.0 a confronto
Tutto è iniziato con il Web 1.0. La maggior parte degli utenti poteva solo fruire di contenuti. I siti web erano fatti soprattutto di pagine statiche e non erano affatto facili da usare.
Il Web 2.0 era già più avanzato e ha messo in primo piano lo «user generated content» (UGC), ovvero i contenuti generati dagli utenti, che potevano condividere contributi e opinioni con il resto del mondo. Insomma, è iniziata la vita su internet!
Il Web 2.0 viene infatti definito anche web partecipativo.
Il Web 3.0 trasforma la fruizione di internet in un’esperienza completamente nuova, più interattiva e complessa. Stanze 3D, metaverso, smart contract, blockchain ecc. sono un mix di tecnologie che rendono il Web 3.0 sconfinato. Anche se la tecnologia ha raggiunto al massimo il 5% del suo potenziale totale, già oggi influenza notevolmente le nostre vite.
Ad esempio, per un meeting internazionale ci si incontra nel metaverso invece che a Zurigo, i progetti immobiliari possono essere presentati visivamente con appositi occhiali e si può partecipare in modalità virtuale a una sfilata di moda con concerto.
E che cos’è un NFT?
Un Non-Fungible Token o token non fungibile è un valore patrimoniale digitale che non può essere sostituito con uno tale e quale, perché il suo numero di serie è assolutamente unico.
La maggior parte degli utenti sul web avrà sicuramente sentito del commercio lucrativo di certe immagini di scimmie annoiate (Bored Ape Yacht Club) o di manga giapponesi (Azuki). Il prezzo iniziale delle Bored Apes era stato fissato a 200 dollari, ma oggi queste opere d’arte digitali vengono vendute anche a prezzi di sette cifre, per la gioia dell’autore della collezione, che guadagna qualcosa a ogni transazione.
Ma con gli NFT si può fare molto di più che negoziare. Sono perfetti come sistema di ticketing e possono concedere al proprietario l’accesso a eventi, community e siti web.
Ad esempio, oggigiorno si potrebbero vendere NFT sotto forma di biglietti per un concerto. Ogni volta che un biglietto viene rivenduto, l’organizzatore riceverebbe una commissione aggiuntiva. Attualmente i biglietti più ambiti vengono venduti sul mercato nero a prezzi esorbitanti e senza che l’organizzatore possa beneficiare di queste transazioni.
Il Web 3.0 offre una vasta gamma di nuove possibilità il cui unico limite è la nostra creatività e immaginazione. Dal gaming agli spettacoli, mostre, feste e real estate virtuali e oltre, il progresso tecnologico raggiunge livelli di intrattenimento e fruibilità sempre maggiori giorno dopo giorno.
Non vedo l’ora di vivere questo futuro. Nel frattempo, mi godo il presente.