Quando Google fa meno visite

Sito web di Google con campo di ricerca

Sito web di Google con campo di ricerca

Marketing online Quando Google fa meno visite

Pubblicato il 17.03.2022 da Biljana Nikolic, Digital Commerce Consultant presso la Posta

Secondo vari articoli e servizi dei media, Google sta pianificando di ridurre la frequenza con cui il suo bot visita le pagine web. Cosa significa questo per i commercianti online?

Come tante aziende, Google punta a una maggiore sostenibilità. Stando a dati interni, l’azienda lavora a impatto climatico zero già dal 2007. Ma, naturalmente, ciò non significa che la sua impronta di CO2 non possa essere ulteriormente ridotta.

Meno crawling = meno emissioni

Nel podcast di Google «Search Off the Record» si è parlato di una delle idee volte alla riduzione delle emissioni. Si tratta del «crawling» superfluo delle pagine web, ossia delle visite del bot di Google ai fini dell’indicizzazione del loro contenuto. In altre parole, Google sta valutando la possibilità di ridurre il numero di volte in cui il bot visita i vari siti.

Ora come ora, l’idea che la visita di un programma informatico su un sito possa avere un impatto misurabile sul clima può sorprendere, ma è la quantità che conta. Come ogni software, il bot di Google richiede tempo di elaborazione e consuma elettricità. Inoltre, il traffico dati va pur sempre distribuito sulla rete dati globale. Per quanto sia basso il consumo energetico di ogni singola ricerca, la quantità totale di energia investita è notevole.

Per di più, molte visite del bot di Google non sono necessarie: in quasi tutti i siti, infatti, è evidente che nulla sia cambiato rispetto all’ultima scansione. Ad esempio, mentre le pagine dedicate a prodotti, shop, carriere e blog vengono aggiornate regolarmente, è molto raro che un’azienda rielabori la sezione relativa alla sua storia o le note legali.

Nel podcast, gli specialisti della ricerca di Google affermano che sono possibili ulteriori ottimizzazioni per ridurre le visite superflue agendo quindi sulla frequenza del crawling.

Meno crawling = posizionamento più basso?

Gli strateghi SEO delle aziende sono giustamente preoccupati all’idea di vedere scivolare il posizionamento delle proprie pagine nei risultati di ricerca di Google. Ma il loro timore è infondato per due ragioni.

Esaminando i risultati di Search Console, si può già notare che il bot scansiona alcune pagine molto più raramente, dimostrando in modo inequivocabile che Google attribuisce al documento in questione meno importanza ai fini della ricerca. Nel podcast, gli esperti prendono posizione anche su questo aspetto. Il fatto che se una pagina viene visitata più spesso dal crawler otterrà un posizionamento migliore è un falso mito. A meno che sul sito non sia cambiato qualcosa di fondamentale, non è necessario chiedere manualmente a Google di visitarlo di nuovo. Il ranking dipende da fattori diversi dal numero di accessi del bot.

D’altra parte, per il momento queste sono solo considerazioni interne di Google e non è ancora chiaro come verrà ridotto il numero di accessi superflui. Pertanto, queste prime riflessioni non hanno alcuna influenza diretta sulle attuali strategie SEO.

Continuare con metodi collaudati

Per ora non è necessario che i commercianti online cambino le loro strategie e resta valido il principio di facilitare la registrazione dei contenuti da parte di Google. Strumenti collaudati come «robots.txt» e sitemap sono ancora efficaci. Il file della sitemap andrebbe sempre verificato per assicurarsi che sia ancora aggiornato. Inoltre, per informare la clientela su prodotti, prezzi e disponibilità attuali, l’utilizzo di Google Shopping e di un buon feed di dati prodotto resta una fra le migliori opzioni per essere visibili sul web.

 

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Biljana Nikolic, Digital Commerce Consultant, Posta CH SA

Biljana Nikolic lavora presso la Posta da ottobre 2019. In passato ha lavorato a lungo nel commercio tradizionale e ha ricoperto il ruolo di responsabile regionale delle vendite per diverse aziende. In qualità di consulente strategica presso la Posta, Biljana guida i propri clienti nel futuro digitale e li sostiene nella trasformazione: dal rilevamento del grado di maturità digitale fino al piano di soluzione.

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