Immagine simbolica newsletter via e-mail

Newsletter sicure Double opt-in per le newsletter
A ottobre 2019 in Europa è entrata in vigore la legge sull’obbligo del double opt-in, che però non trova applicazione in Svizzera. Perché vale la pena di introdurre questa funzione anche nel nostro paese?
Da ottobre 2019, in Europa vige l’obbligo del double opt-in per l’invio di newsletter.
In cosa consiste l’iscrizione mediante double opt-in?
La procedura del double opt-in prevede che la persona abbonata riceva un’e-mail subito dopo l’iscrizione alla newsletter.
In questa e-mail viene richiesto di confermare l’iscrizione cliccando su un link.
L’obiettivo è evitare che terzi riescano in qualche modo ad abbonare altre persone a newsletter indesiderate, senza il loro consenso.
Facciamo un esempio: l’atteggiamento di superiorità del mio collega mi irrita talmente tanto che voglio divertirmi a provocargli qualche grattacapo fastidioso. Visito diversi siti web e mi abbono a tutte le newsletter registrando il suo indirizzo e-mail.
Così riceverà una miriade di newsletter del tutto indesiderate, che dovrà suo malgrado disdire singolarmente.
Questa regolamentazione si applica anche in Svizzera?
No, attualmente questo regolamento non è previsto nel nostro paese.
Tuttavia, presto potrebbe diventare motivo di discussione anche in Svizzera, in quanto la nostra attuale Legge federale sulla protezione dei dati deve essere rivista e la legislazione dell’UE è spesso fonte d’ispirazione.
L’introduzione di questo tipo d’iscrizione è consigliabile per la Svizzera?
Assolutamente sì.
Anche se tutte le persone abbonate alla newsletter sono residenti in Svizzera, si raccomanda d’introdurre la procedura del double opt-in per evitare di dover ricorrere in fretta e furia ad adeguamenti in caso di modifiche al regolamento sulla protezione dei dati.
Cosa fare se alcuni abbonati sono residenti nell’UE?
Se la newsletter viene già inviata a persone residenti nell’UE, occorre procedere fin da subito all’iscrizione mediante double opt-in.
Qualora la newsletter non sia ancora conforme al RGPD, bisogna provvedere quanto prima a tutti gli adeguamenti del caso.
ATTENZIONE: l’approvazione deve essere richiesta a posteriori anche alle persone che risultano già abbonate.
Il modo più semplice e sicuro per farlo è inviare un link ai destinatari in questione, affinché possano confermare di voler continuare a ricevere la newsletter.
Anche se qualcuno decidesse di disdire l’abbonamento, si perderebbero probabilmente utenti inattivi o non interessati che non desiderano più di ricevere aggiornamenti.
Altri consigli utili
In generale conviene utilizzare la cancellazione mediante double opt-out per ridurre leggermente il tasso di disdetta della newsletter. Gli utenti sono infatti chiamati a confermare ulteriormente la loro decisione con due click anziché uno e sono così indotti a tornare sui propri passi.