Il coronavirus ha modificato l’impatto pubblicitario

Marketing Il coronavirus ha modificato l’impatto pubblicitario

Pubblicato il 13.08.2021 da Dominique Richner e Marianne Binggeli, responsabile di progetto a intervista AG

La pandemia ha innescato un affaticamento da schermo. Fra tutti i canali pubblicitari oggetto di un sondaggio, gli invii indirizzati personalmente godono di maggior considerazione. L’importanza della corrispondenza cartacea è cresciuta.

Su incarico della Posta, intervista ha svolto nel febbraio 2021 un sondaggio online rappresentativo su oltre 1000 partecipanti della Svizzera tedesca con l’obiettivo di individuare l’impatto della pandemia sul comportamento di consumo e l’utilizzo dei canali pubblicitari.

Risultato: il coronavirus ha trainato la digitalizzazione, ma anche innescato un fenomeno di affaticamento da schermo. A soffrirne sono soprattutto i giovani dai 18 ai 29 anni: il 53% lo risente sempre più spesso. Il 42% sogna tempo libero da godersi distante dallo schermo.

Non stupisce quindi che un quinto degli intervistati abbia dichiarato di leggere più volentieri oggi su carta rispetto a prima della pandemia. La corrispondenza fisica, la presenza della cassetta delle lettere e l’invio di pacchi sono diventati più importanti per la fascia dai 18 ai 44 anni. Questi risultati sono probabilmente dovuti al fatto che quasi la metà degli interpellati (48%) al momento del sondaggio lavorava più spesso in home office.

Lo studio ha analizzato anche quali canali pubblicitari hanno un maggiore impatto sulla vita all’epoca del coronavirus. Gli invii pubblicitari indirizzati personalmente – rispetto ad altri 14 canali pubblicitari – sono nettamente fra i più percepiti. La pubblicità meno considerata è quella sui motori di ricerca e sui siti web.

Gli invii pubblicitari indirizzati personalmente non solo attirano l’attenzione, ma sono anche quelli che più inducono all’acquisto dei prodotti e servizi reclamizzati. Nel confronto diretto con gli invii pubblicitari per mail sono considerati meno invadenti e visti più volentieri, più a lungo e più spesso. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che i destinatari hanno letteralmente più punti di contatto con i mailing fisici – p. es. quando li ritirano dalla cassetta delle lettere per portarli in casa. Inoltre questi invii consentono di vedere più contenuti in una volta sola rispetto ad altri come le Newsletter per mail.

Lo studio fornisce infine risultati interessanti sul comportamento di consumo. La maggioranza degli intervistati (52%) ha cambiato le proprie abitudini durante la pandemia. Dà più importanza alla provenienza svizzera e alla qualità dei prodotti. Il 44% dichiara che probabilmente lo farà anche dopo la pandemia.

I risultati dettagliati dello studio sono riportati in tedesco su www.post.ch/werbewirkung-corona.

 


A causa della situazione attuale, anche nel 2021 Connecta Bern si svolgerà in modalità digitale. Il carattere variegato della digitalizzazione, che caratterizza Connecta, sarà affrontato, oltre che nel Connecta Blog, anche nei formati Connecta TV e Connecta Talk. Per saperne di più: www.post.ch/connecta.

 

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Dominique Richner

Dominique Richner, responsabile di progetto a intervista AG, conduce studi su vari temi. È specializzata in analisi multivariate.

Marianne Binggeli

Marianne Binggeli, responsabile di progetto a intervista AG, conduce studi su vari temi in ambito sia quantitativo sia qualitativo.

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