Il boom della cibercriminalità

Gli sviluppi tecnologici stravolgono sempre di più la nostra quotidianità e hanno anche un impatto molto forte sull’evoluzione della criminalità. La combinazione di malintenzionati sempre più esperti e la mancata sensibilizzazione delle vittime provoca un vero e proprio boom della cibercriminalità.

Se nell’ultimo millennio la criminalità economica consisteva soprattutto in truffe sugli investimenti (in tedesco), oggigiorno si osserva un netto aumento di tali illeciti in ambito digitale. Stando alla statistica criminale di polizia (in tedesco), nel 2020 sono stati complessivamente registrati 24’398 reati legati al digitale, di cui l’84,2% è riconducibile alla criminalità economica. Sono 16’395 le truffe cibernetiche: un tipo specifico di criminalità economica che rappresenta i due terzi di tutti gli illeciti digitali quali, ad esempio, truffe celate dietro gli shop online ma sempre più spesso anche danneggiamenti di dati o riciclaggio di denaro online. A giudicare da queste cifre, sembrerebbe semplice estorcere denaro nel mondo digitale. Ma cosa si nasconde realmente dietro questo fenomeno?

Spesso questi reati digitali sono opera di gruppi già attivi nella criminalità organizzata che impiegano tempo e risorse ad esempio per ideare in modo ingegnoso una truffa sugli investimenti online. Inoltre, a causa della sottigliezza psicologica, dei mezzi tecnologici e delle procedure specifiche è sempre più difficile che i truffatori vengano smascherati in tempo dalle potenziali vittime, che così finiscono per fidarsi delle oscillazioni di corso delle criptovalute riportate presumibilmente in tempo reale su piattaforme di trading false, mentre i malintenzionati forniscono con zelo tutte le informazioni necessarie per effettuare gli investimenti e millantano consulenze spesso dispendiose ma apparentemente professionali e affidabili. Ma cosa c’è di male nel seguire la tendenza globale e tentare di vincere un’ingente somma investendo un piccolo importo? Una volta fatto il primo passo, purtroppo, è ancora più semplice per i consulenti spingere i clienti a fare ulteriori investimenti e promettere utili incredibilmente allettanti con software manipolati. La maggior parte delle volte, i truffatori sono abili nel convincere gli investitori a investire di più guadagnando del tempo e vengono smascherati solo quando gli utili promessi non vengono pagati. Successivamente, capita spesso che la pagina incriminata scompaia dalla rete e il presunto consulente non sia più raggiungibile. E così, insieme alla piattaforma di trading, anche il denaro investito si dissolve come una bolla di sapone.

A grandi linee è questo lo scenario con cui le organizzazioni criminali estorcono denaro. Per non cadere nelle trappole di questi abili truffatori, le potenziali vittime devono disporre di conoscenze tecniche specifiche e di una buona dose di prudenza per scovare i malintenzionati. Inoltre, per evitare la cibercriminalità, è necessario selezionare i propri possibili partner commerciali mediante accurate ricerche in internet. Tuttavia, occorre creare campagne di sensibilizzazione, offrire formazioni mirate e prevedere conseguenze penali adeguate per contrastare il boom di tale criminalità.

A causa della situazione attuale, anche quest’anno Connecta Bern si svolgerà in modalità digitale. Il carattere variegato della digitalizzazione, che caratterizza Connecta, sarà affrontato, oltre che nel Connecta Blog, anche nei formati Connecta TV e Connecta Talk. Per saperne di più: www.post.ch/connecta.