Sondaggio vendite online

Sondaggio vendite online Sostenibilità nell’e-commerce

Pubblicato il 21.10.2020 da Ricarda Raemy, Customer Insights Specialist, Posta CH SA e Dott. Thomas Wozniak, coordinatore di ricerca e docente presso l’Istituto per la Comunicazione e il Marketing (IKM) della Scuola universitaria di economia di Lucerna

Nel sondaggio tra gli operatori del commercio online 2020, per la prima volta la Posta e la Scuola universitaria di Lucerna hanno esaminato la sostenibilità dell’e-commerce in Svizzera. Allo studio B2B hanno partecipato 227 shop online.

Lo studio era incentrato sugli aspetti ecologici e sociali nelle varie fasi della catena di creazione del valore degli shop online. Di seguito riportiamo una sintesi dei principali risultati su prodotti, imballaggio e invio.

Prodotti: almeno la metà viene prodotta in modo sostenibile ma vi è ancora potenziale per certificazioni e reperibilità

Nella selezione dell’assortimento di prodotti si tiene più conto degli aspetti sociali rispetto a quelli ecologici: gli shop online affermano che almeno la metà dei prodotti offerti viene realizzata nel rispetto delle risorse. Nettamente superiore (77%) è la percentuale di articoli prodotti in condizioni di lavoro eque.

Vi è potenziale di miglioramento sotto l’aspetto della reperibilità dei prodotti sostenibili, perché solo una piccola parte di essi viene contrassegnata in modo particolare (14%) e soltanto pochi shop online offrono un filtro relativo alla sostenibilità (11%). Si potrebbe quindi fare un passo in più verso i consumatori.

Imballaggio: un buon contributo alla sostenibilità

La maggior parte degli imballaggi è già ottimizzata alle dimensioni della merce (72%) contribuendo a una maggiore efficienza della capacità di trasporto. Viene impiegato perlopiù materiale riciclato (56%). Circa la metà degli shop online afferma inoltre di inviare i prodotti nell’imballaggio originale (49%). Un terzo del materiale di riempimento è privo di plastica e tre shop online su dieci non lo utilizzano affatto.

Invio: a destinazione in modo sostenibile?

Misure di più complessa attuazione, come spedizioni più lente (16%) o soluzioni logistiche adattate localmente (ad es. servizi di consegna combinati tra bicicletta e treno o eCargo bike, 15%), ma anche gli invii a impatto climatico zero (senza sovrapprezzo, 15%) vengono offerte abbastanza raramente come opzioni di spedizioni. Vi è tuttavia una grande apertura nei confronti di soluzioni logistiche sostenibili, ad esempio sull’ultimo miglio (75%). 

Cosa vogliono i clienti? Dati del barometro della situazione dell’HWZ

I commercianti online soddisfano solo in parte le esigenze dei clienti. Gli acquirenti danno grande importanza al fatto che l’imballaggio sia ottimizzato alle dimensioni della merce inviata (75%) e che il materiale di riempimento e di imballaggio dei rinvii venga riciclato (73%). Per gli shop online vi è grande potenziale nell’utilizzo di imballaggi riutilizzabili  (73%).

© 2020 Posta CH SA | Sostenibilità nell’e-commerce in Svizzera 2020 & Barometro dell’e-commerce svizzero 2020

Attualmente i consumatori sono interessati soprattutto alle informazioni su provenienza (79%) e produzione (65%) degli articoli. Nei prossimi due anni, i commercianti online si attendono un maggiore interesse verso la sostenibilità in termini di trasporto e invio. Riconoscendo queste esigenze dei clienti e attuandole secondo un principio di efficienza dei costi, i commercianti online potranno distinguersi con un conseguente vantaggio sulla concorrenza.

Ai studi

Quest’anno Connecta non si terrà in presenza, pertanto le principali considerazioni sulla sostenibilità del commercio online svizzero saranno discusse nell’ambito di una videointervista. 

Vi aspetta però un programma alternativo con Connecta TV, Dok e Talk. Per saperne di più: www.post.ch/connecta.

 

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Ricarda Raemy

Ricarda Raemy, Customer Insights Specialist, Posta CH SA
Ricarda Raemy è ricercatrice di mercato, Design Thinker e Customer Experience Manager presso la Posta.

Dr. Thomas Wozniak

Il Dott. Thomas Wozniak è coordinatore di ricerca e docente presso l’Istituto per la Comunicazione e il Marketing (IKM) della Scuola universitaria di economia di Lucerna.

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