La visualizzazione Rappresentare le cose in modo comprensibile
Valzer di numeri e fiumi di testo – nel nostro lavoro quotidiano li incontriamo di frequente. Un possibile rimedio: le visualizzazioni. Possono essere d’aiuto per rappresentare in maniera semplificata strategie complesse o per dare il tocco finale a una presentazione PowerPoint. Gli elementi visualizzati aiutano a concretizzare concetti astratti e difficili e a semplificarne la comprensione. Il bello è che la visualizzazione non ha nulla a che fare con il talento, quanto piuttosto con l’esercizio.
Di seguito sono riportate due immagini di cavalli. Una è disegnata, l’altra è visualizzata. Disegnare un cavallo richiede talento, esercizio e tempo. Per visualizzare un cavallo invece non è necessario avere talento, basta un po’ di esercizio e nel giro di circa 30 secondi la visualizzazione è pronta.

Ricorriamo alla visualizzazione quando c’è bisogno di rapidità.
Per questo uso spesso la penna. Perché:
- 100% dell’attenzione: per i contenuti che qualcuno cerca di trasmetterci e per i pensieri e le idee propri che scaturiscono dall’ascolto.
- Chiarezza: ognuno interpreta in maniera diversa determinati termini. Se si devono esprimere in immagini e li si confronta con quelli di altri, si prende coscienza del fatto che gli altri potrebbero interpretarli diversamente. Fate una prova all’interno del team e incaricate ciascun membro di visualizzare il termine «valore». Quante immagini e quanti significati diversi ottenete?
- Mnemotecnica: è più facile memorizzare immagini che parole ed è quindi più semplice richiamarle alla memoria.
Chi visualizza è più focalizzato, crea maggiore chiarezza e tiene a mente le cose più a lungo.
Cos’è esattamente la visualizzazione? Oltre a una tecnica di rappresentazione rapida? La visualizzazione è composta da tre elementi: immagini semplici, parole e una struttura che crea un collegamento e un contesto.
Quando visualizzate, prima di tutto ascoltate. Ascoltate cosa dicono gli altri e vi figurate quanto avete udito sotto forma di immagini nella vostra testa. A titolo di esempio una collega di lavoro parla con voi e vi racconta delle vacanze che ha appena trascorso. Quali pensieri vi passano per la testa, quali immagini vi vengono in mente?

Diamo ora un’occhiata alle immagini seguenti. Cosa vedete? Quali forme riuscite a vedere? L’alfabeto visuale è composto da queste forme:

Se ripensate a quanto vi siete figurati, quali forme compaiono? Eventualmente leggermente modificate o combinate con altre forme? Prendete quindi in mano la penna e cercate di rappresentare in queste forme semplici quanto vi siete figurati.
Quando visualizziamo ci concentriamo sulle forme di base e cerchiamo di visualizzare sulla base di queste forme di base.
Ecco alcuni esempi di visualizzazioni realizzate con le forme di base. Icone, animali, cornici e figure.

Ora tocca a voi: cercate di riprodurre queste visualizzazioni. Riflettete su dove volete iniziare e sulla sequenza che ritenete più opportuna o più efficiente. Riflettete inoltre sul possibile significato della visualizzazione. Il salvagente rappresenta esclusivamente il salvagente o si può impiegarlo simbolicamente per altri temi, come ad esempio per «Hotline» o «Aver bisogno di aiuto»?
Come vedete, già con una piccola gamma di immagini è possibile rappresentare molti concetti. Potete variare ulteriormente modificando le dimensioni o il numero di simboli. Questo vi permette di dare alle vostre immagini diversi significati e prospettive.
Nella visualizzazione lavoriamo con metafore, prospettive e significati e li racchiudiamo in un contesto.
Volete saperne di più? Qui potete iscrivervi a un corso di visualizzazione secondo i vostri desideri. Conduco i corsi in collaborazione con il mio partner di visualizzazione Daniel Osterwalder. Dal 1o settembre i contenuti saranno disponibili anche online. Maggiori informazioni seguiranno presto sul nostro sito web.
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