Intervista a Manuel P. Nappo

«Be more Alfred» Intervista a Manuel P. Nappo

Pubblicato il 05.06.2019

Alfred Escher aveva capito che l’industrializzazione avrebbe cambiato le regole del gioco. Sta accadendo lo stesso con la digitalizzazione, ma con il triplo della velocità, un numero di attori dieci volte superiore, 24 ore su 24. Ne parliamo con Manuel P. Nappo.

Manuel P. Nappo è responsabile dell’Institute for Digital Business e del ciclo di studi di MAS Digital Business all’HWZ Scuola universitaria di gestione di Zurigo

Alfred Escher voleva industrializzare la Svizzera, puntando sui materiali solidi, che durano per sempre. Non è difficile fare un raffronto con la digitalizzazione attuale, dove prevalgono invece successi rapidi e un orientamento al rendimento immediato?

Manuel P. Nappo: Assolutamente no. Anche se la materia è cambiata, materiali solidi all’epoca e tecnologica invisibile oggi, la vision resta la stessa: inventare qualcosa di nuovo, sviluppare un approccio visionario e un po’ folle. Le vision devono necessariamente puntare al lungo termine e questo vale anche per la digitalizzazione e tutto ciò che ne consegue, anche se il successo deve essere rapido. Fissiamo «adesso» la rotta verso un futuro digitale. Le aziende non devono avere paura di accelerare, testare nuove tecnologie, dare più libertà decisionale ai collaboratori e ridefinire i ruoli direttivi.

Nel suo articolo «Be more Alfred» richiede alle imprese più «moonshot» e una mentalità «all in». Che cosa intende esattamente?

Manuel P. Nappo: Intendo che non devono avere paura di sviluppare idee folli. Bisogna pensare in grande, essere visionari e coraggiosi. Ai tempi della digitalizzazione occorre avere la forza di affrontare nuove sfide e pericoli. La propensione al rischio non fa esattamente parte del DNA svizzero, ma noto un cambiamento, sta crescendo una nuova generazione che condivide lo spirito di Alfred Escher.

L’economia svizzera è pronta a un cambiamento del genere? Spesso risulta difficile per le grandi aziende con un capitale ingente?

Manuel P. Nappo: Poco importa se siamo o non siamo pronti. L’economia svizzera deve essere pronta al cambiamento digitale, perché questa è la realtà. Effettivamente, le grandi aziende incontrano spesso difficoltà e portano avanti lentamente la propria trasformazione digitale. Ciò dipende soprattutto dai numerosi processi organizzativi interni e dai vari stakeholder coinvolti. È quindi tanto più importante poter contare su collaboratori capaci, che seguano corsi di perfezionamento, sviluppare un ecosistema, creare interconnessioni con le start-up e ritrovare lo spirito imprenditoriale svizzero.

Manuel P. Nappo interviene sul tema al Connecta Bern 2019.

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Manuel P. Nappo è responsabile dell’Institute for Digital Business e del ciclo di studi di MAS Digital Business all’HWZ Scuola universitaria di gestione di Zurigo

Manuel P. Nappo è responsabile dell’Institute for Digital Business e del ciclo di studi di MAS Digital Business all’HWZ Scuola universitaria di gestione di Zurigo. Per il suo contributo alla formazione e al perfezionamento in ambito digitale, nel 2013 è stato insignito dall’IAB Switzerland del titolo di «Digital Pioneer of the Year».

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